martedì 20 novembre 2012

gam di torino, commento alla visita



salve a tutti, ho riesumato questo vecchio post  che avevo scritto un po di tempo fà da qualche altra parte,
 ve lo ripropongo.

ho fatto una cosa che non facevo da tempo,  oggi io e due miei amici abbiamo avuto una spinta
intellettuale ci siamo inoltrati in una avventura culturale.
presi dalla nostra voglia di aprofondire aspetti della nostra città che non approfondiamo mai, e ci 

svegliamo presto alla mattina per recarci alla GAM, si avete capito bene, la galleria di arte moderna e 
contemporanea di Torino.
io ero già andato in passato in quel museo, per i miei amici era la prima volta.
quando ero andato io la GAM era una bella esperienza,  c'erano opere di merz interessanti di neon e cera 

(cito quello perchè mi avevano colpito di più)















in una sezione di arte contemporanea molto viva e ben fornita.
accanto questa c'era un piano dedicato all'arte moderna, la visita scorreva liscia, si passava da un opera 

interessante all'altra trovandosi in un contesto di opere molto simile e con un preciso motivo per cui erano
li, la mostra appariva molto sensata e ben documentata.
quello che si è presentato oggi ai nostri occhi è stato totalmente diverso, vediamo il perchè:
inanzi tutto la mostra non è più organizzata per periodo storico, e neanche per stili artistici, ma le opere

sono disposte per quattro macro argomenti.
questa formula che a primo impatto può essere geniale, ma in seconda analisi in realtà non si rivela

 stimolante e congeniale, almeno per spettatori poco esperti come noi.
i filoni in questione sono quattro:

  • malinconia
  • informazione
  • anima 
  • e linguaggio
il non essere divisi per stile crea una grande confusione, passi da un dipinto naturalistico a uno astratto 
nella stessa stanza, senza avere il tempo di adattarti a quello che stai andando a vedere.
la divisione in queste macro categorie crea anche grosse forzature nelle interpretazione, vediamo
 qualche esempio.
malinconia:
questa sezione è la più controversa a parer mio,  è stata a cura di: Prof. Eugenio Borgna

Alighiero Boetti
Torino, 1940



Alberto Savinio


Alberto Savinio
purtroppo per questa collezione non sono riuscito a trovare le opere che più mostrano la forzatura in
 questa sezione di gam.




























Felice Casorati
Novara, 1883-Torino, 1963

informazione:
a cura di:  Prof. Mario Rasetti:


Atanasio Soldati


Fortunato Depero
Fondo (TN), 1892 - Rovereto (TN), 1960
Luigi Baldassarre Reviglio
documentato a Torino tra il 1809 e il 1832

linguaggio:
a cura di:
 Prof. Sebastiano Maffettone
ho trovato  questa sezione molto interessante, con le opere più vicino al mio gusto


Lucio Fontana
Rosario di Santa Fè (Argentina),1899 - Comabbio (VA), 1968

Mario Schifano
Homs (Libia), 1934

Mosè Bianchi
Monza (MI), 1840- 1904

anima:
a cura di Prof. Vito Mancuso


Giuseppe Pellizza da Volpedo
Volpedo (AL), 1868-1907

Marino Marini



Emilio Scanavino
Genova, 1922 - Milano, 1986
a fine della giornata il giudizio è stato unanime, la mostra lascia un senso di vuoto.

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