riassumendola sembra esprimere che la Hill in quei anni avesse abbandonato la società e gli states per disintossicarsi della vita della star mainstream
Per gli anni passati, ho condotto una vita che gli altri potrebbero considerare nell'ombra. L'ho fatto per costituire una comunità di persone, con le mie stesse idee sul desiderio di libertà e sul diritto di perseguire i loro obiettivi e la vita senza essere manipolati e controllati da un complesso industrial-militare che ha la protezione dei media e che ha uno scopo completamente diverso. Dopo aver messo le vite e le esigenze di altre persone prima dei miei per tanti anni, e dopo aver guadagnato centinaia di milioni di dollari per conto di alcune istituzioni, sotto circostanze complesse e talvolta molto serie, ho cominciato ad aver bisogno di crescere, di un trattamento più equo, ma queste mie richieste sono state accolte con resistenza . Ho iniziato questo mestiere piena di ottimismo (che ho ancora), ma subito ha visto la forza repressiva con cui il sistema cerca di mantenere il suo controllo nell'ambito di certi paradigmi. Ho visto persone che favorivano la dipendenza da sostanze stupefacenyi, che facevano uso sistematico di sabotaggio, epurazione, bullismo e ogni altra tecnica di coercizione a loro disposizione per evitare che gli artisti conoscessero il loro vero valore, o che esercitino la loro piena potenza. Questi dispositivi di controllo, non importa se praticati o no con buone intenzioni possono avere un effetto devastante sulla vita delle persone, soprattutto persone creative che devono crescere ed esistere all'interno di un determinato ambiente e tenere un certo passo, al fine di vivere e creare in maniera ottimale.
Anche dopo grandi successi ho continuato a vivere in maniera relativamente semplice, ma da un certo punto in avanti divenne sempre più evidente che ci si aspettava che certe concessioni e privilegi andassero a danneggiare la mia anima libera, la mia mente, e quindi la mia salute e l'integrità. Così ho smesso di avere una vita così pubblica, in modo da maturare sia io che la mia famiglia lontano da uno stile di vita che implicava il continuo esercizio della distorsione e del compromesso come mezzo per il mantenimento di quello stesso stile di vita. In questa fase cruciale c'erano pochissime persone a me vicine che non erano state sedotte o che fossero finite in questo meccanismo, e delle quali quindi potevo fidarmi sapendo che non avrebbero cercato di influenzarmi o costringermi a ritornare dove ero prima. La crescita individuale si sarebbe verificata in modo innaturale, o stagnante, vitttima di marketing e politica. Affrontare questioni critiche come il cannibalismo nella cultura pop o il modo in cui questa manipola i più giovani a discapito di tutto il resto era una cosa che veniva malvista o scoraggiata, limitando finanziamenti, o addirittura negandoli del tutto. Quando si è prolifici a livello creativo come sono stata e come sono io e si è costretti a fermarsi, gli effetti possono essere pericolosi sia emotivamente e psicologicamente, sia per l'artista che per chi dipende dalle sue "risorse". Per me è stato estremamente importante trovare un mio percorso entro il quale esistere, senza essere distorta o ricattata dal punto di vista economico.
Durante questo periodo di crisi molto è stato detto di me, cose imprecise e poco obiettive, da coloro che erano diventati dipendenti dalla mia forza creativa, ma che non erano disposti a riconoscere pienamente l'importanza del mio contributo, né tantomeno hanno ritenuto fosse giusto compensarmi equamente per questo. Ciò è stato fatto nel tentativo di infangare la mia immagine pubblica, al fine di influenzare direttamente la mia capacità di guadagnare indipendentemente da questo sistema. Ci è voluto molto tempo per individuare e far crescere una comunità di persone abbastanza forti da resistere a questa marea incredibilmente malsana, e soprattutto ci è voluto molto soprattutto per vedere attraverso di essa. Se non fossi stata in grado di entrare in contatto con questa comunità, se non l'avessi costruita, la mia vita, la mia sicurezza e la mia libertà sarebbero state colpite così come la vita, la sicurezza e la libertà della mia famiglia. Non avevo scelto: non costruire un ambiente non tossico, non sfruttabile era l'unica cosa che potessi fare.
fonti:
http://www.rollingstonemagazine.it/musica/notizie/la-difesa-di-lauryn-hill-perch-non-ho-pagato-le-tasse/54191/
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