salve a tutti, ho riesumato questo vecchio post che avevo scritto un po di tempo fà da qualche altra parte,
ve lo ripropongo.
ho fatto una cosa che non facevo da tempo, oggi io e due miei amici abbiamo avuto una spinta
intellettuale ci siamo inoltrati in una avventura culturale. presi dalla nostra voglia di aprofondire aspetti della nostra città che non approfondiamo mai, e ci
svegliamo presto alla mattina per recarci alla GAM, si avete capito bene, la galleria di arte moderna e
contemporanea di Torino. io ero già andato in passato in quel museo, per i miei amici era la prima volta. quando ero andato io la GAM era una bella esperienza, c'erano opere di merz interessanti di neon e cera
(cito quello perchè mi avevano colpito di più)
in una sezione di arte contemporanea molto viva e ben fornita. accanto questa c'era un piano dedicato all'arte moderna, la visita scorreva liscia, si passava da un opera
interessante all'altra trovandosi in un contesto di opere molto simile e con un preciso motivo per cui erano
li, la mostra appariva molto sensata e ben documentata. quello che si è presentato oggi ai nostri occhi è stato totalmente diverso, vediamo il perchè: inanzi tutto la mostra non è più organizzata per periodo storico, e neanche per stili artistici, ma le opere
sono disposte per quattro macro argomenti. questa formula che a primo impatto può essere geniale, ma in seconda analisi in realtà non si rivela
stimolante e congeniale, almeno per spettatori poco esperti come noi. i filoni in questione sono quattro:
- malinconia
- informazione
- anima
- e linguaggio
il non essere divisi per stile crea una grande confusione, passi da un dipinto naturalistico a uno astratto
nella stessa stanza, senza avere il tempo di adattarti a quello che stai andando a vedere.
la divisione in queste macro categorie crea anche grosse forzature nelle interpretazione, vediamo
qualche esempio.
malinconia:
questa sezione è la più controversa a parer mio, è stata a cura di: Prof. Eugenio Borgna
Alighiero Boetti Torino, 1940
Alberto Savinio
purtroppo per questa collezione non sono riuscito a trovare le opere che più mostrano la forzatura in
questa sezione di gam.
Felice Casorati Novara, 1883-Torino, 1963 informazione: a cura di: Prof. Mario Rasetti:
Atanasio Soldati
Fortunato Depero Fondo (TN), 1892 - Rovereto (TN), 1960
Luigi Baldassarre Reviglio documentato a Torino tra il 1809 e il 1832 linguaggio: a cura di: Prof. Sebastiano Maffettone ho trovato questa sezione molto interessante, con le opere più vicino al mio gusto
Lucio Fontana Rosario di Santa Fè (Argentina),1899 - Comabbio (VA), 1968
Mario Schifano Homs (Libia), 1934
Mosè Bianchi Monza (MI), 1840- 1904
anima:a cura di Prof. Vito Mancuso
Giuseppe Pellizza da Volpedo Volpedo (AL), 1868-1907
Marino Marini
Emilio Scanavino Genova, 1922 - Milano, 1986
a fine della giornata il giudizio è stato unanime, la mostra lascia un senso di vuoto.
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